“È una bella domanda! Prima di tutto, è meglio chiarire il mio punto di vista sull’arte. L'arte è partecipazione dell'uomo; credo che la sua funzione sia quella di essere al servizio del pensiero e della riflessione umana. La figura dell’artista si distingue non per la sua capacità di creare, ma piuttosto per quella di intuire ciò che di più segreto possono offrire la natura e l'uomo. Egli non crea qualcosa di nuovo ma evidenzia degli aspetti del reale, portandoli all'attenzione di chi osserva. Se l'artista è colui che indica una direzione, allora lo spettatore deve essere pronto a cogliere quel segnale, a essere parte di un dialogo nel quale è chiamato ad assumere un ruolo di ascolto attivo. Il silenzio che emana l'opera è un invito all'ascolto. Per questo mi piace dire che le opere non vanno viste, bensì ascoltate! L’ascolto reciproco funziona solo se gli interlocutori riescono ad interfacciarsi con disposizione d’animo e senza prevaricazione; la disponibilità fisica dell’opera può rappresentare il primo passo verso una comprensione più profonda dell’opera stessa, l’apertura della serratura che ne svela la lettura personale dell’artista”. Sidival Fila
top of page
bottom of page